mercoledì 30 dicembre 2015

I nostri auguri e la posta - ARCHIVIO

I nostri auguri e la nostra posta in questo ARCHIVIO FOTOGRAFICO

Collage fatto per il CAPODANNO 2016 (da Giuliano)
Eccoci nella prima mezz'ora del 2016 amici! Augurando a tutti voi BUON ANNO! Pubblico questo collage-immagine dei fondatori del CLUB LANCIERI del "CASA MIA" al giorno d'oggi. Purtroppo manca il perno centrale: Valerio.. che ci ha lasciato un anno e mezzo fa. Scusatemi.. ma io non ce la facevo a vedere una foto di noi tutti assieme senza di lui e, pertanto, con il dovuto fotomontaggio gli ho reso onore e l'ho inserito con noi qui... dopotutto, lui è sempre con noi nei nostri cuori, a prescindere da trucchi fotografici! (FOTO VISIBILE SOLO QUI) - BUON ANNO AMICI! Da Giuliano, AldoMarcoSebastiano e, a nome del Valerio, il figlio Flavio Valerio Raffa.
Commenti
Mario Massini Auguri Mitici Lancieri...che il 2016 vi mantenga uniti, sereni, ironici e in salute !!!
Sebastiano Gonnella Un felicissimo anno anche a te!
Mario Massini Auguri Sebastiano!!!
Aldo Sacco Grazie Mario auguri di un sereno 2016 ma con tanta salute
Mario Massini Grazie Aldo, ricambio di cuore!!!
Aldo Sacco Il nostro Valerio è dietro di noi che ancora dirige il gruppo, per chi non sa è (non era) la nostra guida
Giuliano Gil Brezza giusto Aldo! Con la sua anima, la sua coscienza, io sono certo che il buon Valerio è con chi lo ha amato e i suoi amici più cari.. sempre presente.. a parte il contrappello! eheh. Lo sai che ho portato a mia figlia Elena il regalo di Valerio per il recente matrimonio? Lui ha "colpito ancora" eheh Emoticon smile
Giuliano Gil Brezza I miei primi auguri della mattina del nuovo anno sono per voi tutti qui amici del CLUB, ringraziando chi ha collocato il suo segno e in particolare Mario Massini per il suo bellissimo scritto che contraccambio di cuore augurando tanta serenità e salute anche a lui e famigliari.
Poi con AldoMarco e Sebastiano ci sentiamo direttamente.
Ciaooo e di nuovo BUON ANNOOO!! Sempre "lancia in resta" !! sempre DUROOO!!! Emoticon smile

Mario Massini Grazie di cuore Giuliano !!!
Giuliano Gil Brezza Aldo.. era questa la SORPRESA che ti avevo detto. Questo lavoro di fotomontaggio.. ispirato da Valerio! Emoticon smile
Marcello Pratesi auguri bel gruppo e bella amicizia!
Giuliano Gil Brezza Grazie Marcello! davvero bella amicizia.. ed ora abbiamo un amico in più: speriamo di incontrarci presto. Ciao :) ancora BUON ANNO!
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Collage fatto per il FINE ANNO 2015 e BUON ANNO 2016 (da Giuliano)
Foto scattata a Cervignano (in "borghese") nel cortile della nostra casa: "Il Casa mia"

Collage fatto per il NATALE 2014 (da Giuliano)
I "favolosi quattro in questo collage che ritrae l'interno del "Casa mia", 
prima di Natale e prima del congedo!




mercoledì 16 dicembre 2015

Il mio campo invernale in Friuli, a Venzone (UD)

Il mio campo invernale in Friuli Venezia Giulia (Italia) a Venzone (Udine)

Vorrei raccontare una mia esperienza vissuta proprio nella zona dove si è svolta questa storia qui sotto riportata:
Questa è la foto.. un fotomontaggio con la Jeep AR del mio capitano, sulla quale io svolgevo il compito di radiofonista scelto, dato che avevo fatto il corso con esiti ottimi. Questa mia immagine è tratta da una foto di gruppo degli amici lancieri "scritturali" scattata negli uffici di maggiorità del Comando, dove noi lavoravamo.
Durante il mio servizio di leva di tanti anni fa, militare (foto sopra), durante il
campo invernale a Venzone, nell'alto Friuli Venezia Giulia.. presso (ospiti) la Caserma degli Alpini.. ero adibito al servizio di guardia, chiamato "piantone" attorno al grande tendone in mezzo al bosco a fianco del fiume Tagliamento in "Carnia", nel paese omonimo dove, durante la notte si dormiva e ci si dava il cambio per il servizio di guardia fuori. Il turno era di un solo uomo. Ebbene, accadde che in piena notte, il piantone di turno lanciò un grande urlo di spavento con forti grida di allarme. 
Tutti, alzati immediatamente dal nostro piccolo materassino gonfiabile, col comandante, abbiamo ascoltato il racconto del terrorizzato piantone: "Una forte luce era apparsa in cima alla montagna!". 
Carnia e fiume Tagliamento - Campo invernale Lancieri D'Aosta
immagine ricostruita, ricordando: avvistamento UFO?
Impossibile, dato che su quelle alte vette non esistono né strade né automobili, nessun centro abitato considerata l'inabitabilità di quel luogo di alta quota. 
Il comandante, preso atto, andò comunque a raddoppiare i turni e il sottoscritto si trovò, suo malgrado, raffreddolito e quasi nel buio più totale, tra il tendone e il bosco adiacente! La paura la faceva da padrone ma non accadde nulla fortunatamente: solamente i fasci di luce nella notte delle poche auto che transitavano sulla statale a valle, distante un Km. 
Ho memorizzato quella esperienza.. e ora ritorno a leggere di esperienze ben più dettagliate ma che, secondo me, hanno qualcosa in comune con la mia esperienza appena raccontata... sempre lì.. nel Friuli.... (Giuliano Gil)

COMMENTI:

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Cronaca di oggi

Il mistero dell’alieno in Friuli
9 ottobre 2015 Beatrice

Sempre più persone nel mondo sono testimoni di luci anomale nel cielo, ma non solo, anche di dischi volanti e alcuni perfino di esseri viventi veri e propri. Il numero delle persone nel pianeta ormai testimone oculare di tali fenomeni è impressionante: parliamo di quasi un miliardo di persone, il che fa del fenomeno UFO un qualcosa che non può e non deve essere più ignorato – o peggio ancora ridicolizzato – dai mainstream ufficiali.

Dalla Russia al Canada e perfino negli Stati Uniti spuntano sempre più politici di primissimo piano che rivelano che bisogna dire una volta e per tutte la verità sugli extraterrestri: qual è questa scomoda verità? In Italia, nel frattempo, assistiamo a fenomeni eclatanti che vengono insabbiati o al massimo ridicolizzati: uno di questi è l’avvistamento dell’11 febbraio 2012, in Friuli, di un alieno alto tra i 3 e i 4 metri, un umanoide visto da moltissima gente comune, che mai avrebbe rilasciato dichiarazioni di questo tipo se la cosa non fosse realmente accaduta.

La notte di sabato 11 febbraio 2012, infatti, alla rotonda di Mortegliano, un piccolo paese in provincia di Udine e in particolare sulla via Napoleonica, cinque auto si fermano e non riescono più a ripartire; secondo le ricostruzioni, nella prima c’è un radioamatore pordenonese con la moglie, nella seconda due signore che rientravano da una gara di ballo ad Aquileia, nella terza un signore sulla quarantina con sua moglie (che, spaventata, urlava ai due bambini sui sedili posteriori di mettere la testa sotto i cappotti!) nella quarta un ragazzo di Codroipo che viaggiava solo e nella quinta una coppia di studentesse universitarie.

In una piazzola di sosta vicino alla rotonda, invece, vi sono due macchine parcheggiate: una con un ragazzo e una ragazza, l’altra con due fratelli e un amico. Come le macchine, tutti i dispositivi elettronici improvvisamente non funzionano: cellulari, macchine fotografiche, tutto sembra essere andato in tilt.

Altrettanto improvvisamente – da qui la paura dei presenti – una figura seduta alla rotonda si alza e rivela le sue sembianze: è alta tra i tre e i quattro metri, la testa allungata nella parte posteriore, la pelle squamosa verde-grigio e due gambe lunghissime e piene di tendini, con le quali cammina avanti e indietro tra le macchine, non curandosi minimamente dei presenti.

La gente urla e si barrica nell’abitacolo, molti si nascondono al suo passaggio, ma l’essere continua la sua passeggiata come nulla fosse.
A un certo punto, incredibilmente, il ragazzo della quarta macchina – si scoprirà poi chiamarsi Leonard D’Andrea, figlio di un sottufficiale dell’esercito ("militare") – scende dall’auto, illumina con una torcia e raggiunge l’alieno nella rotonda.

Tutti i presenti dichiareranno poi di aver pensato che sarebbe stato sicuramente ucciso. E invece l’alieno si avvicina a lui e, dopo avergli sfiorato con la mano rugosa il volto e l’orecchio (come per sottolineare, in qualche modo, il senso della vista e dell’udito) mette la mano sul cuore del ragazzo, trasferendogli delle informazioni e delle emozioni che tuttora non sono state rivelate (o almeno lasciate sapere alla popolazione).
A un certo punto, si sentono delle macchine in lontananza arrivare e suonare i clacson: trattasi di macchine nere e senza targa (a proposito, le macchine non erano tutte in panne?) e così l’alieno scappa con una velocità non umana in un campo circostante, e tutti i presenti lo vedranno letteralmente sparire nel nulla.


Chi erano i guidatori di quelle macchine nere? I famigerati Man in Black? Non ci è dato sapere, dato che le stesse macchine non si sono poi fermate sul posto. Ma questa storia di apparente fantascienza non finisce qui: nella macchina dei due ragazzi (la coppia lui-lei) ferma nel piazzale di sosta compare una strana sfera durante la presenza dell’alieno, una sfera grande quanto una pallina da tennis, fredda e di un certo peso, che riflette una luce verde proveniente dall’alto. La sfera passa dalle mani del ragazzo a quelle della ragazza, per poi uscire dall’auto senza rompere i vetri. Purtroppo la ragazza, da quel momento, avrà un forte shock, così come un altro dei testimoni, ed entrambi tuttora si trovano in strutture di cura per poter risolvere i loro malesseri psicologici.

Da quest’episodio discenderanno una serie di accadimenti – stavolta tutti umani – altrettanto inquietanti: strane perquisizioni in casa dei testimoni, ulteriori avvistamenti UFO, pedinamenti, cose che hanno spaventato ancora di più la popolazione locale.

Il Friuli, comunque, resta una terra molto misteriosa dal punto di vista ufologico: personalmente, conosco diverse persone che hanno avvistato alieni sia nelle montagne del pordenonese che dell’udinese. Sono molti poi a giurare che sotto la stessa base di Aviano, in realtà, si nasconda una base aliena sotterranea co-gestita da extraterrestri e da americani.

Si dirà: non c’è una prova concreta di tutta questa storia, anzi di tutte queste storie, ed è vero. Ma nel caso dell’alieno sopra citato, pensare che persone comuni, tutte insieme, che neanche si conoscono, raccontino una simile storia senza nessun tornaconto è comunque un azzardo sul quale bisogna seriamente fare una riflessione.

Autore: Gabriele Sannino - Fonte dati: www.extremamente.it